RON - UN AMICO FUORI PROGRAMMA. (Ron's Gone Wrong - 2021)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Sarah Smith, Jean-Philippe Vine, Octavio E. Rodriguez
Scritto da: Sarah Smith, Peter Baynham
Prodotto da: Julie Lockhart, Lara Breay
Produzione: Twentieth Century Animation, Locksmith Animation, TSG Entertainment
Animazioni: Double Negative (DNEG)
Edizione Italiana: Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
USCITA ITALIANA: 21 OTTOBRE 2021
Il primo titolo dei giovani studios inglesi Locksmith, fondato come il nome evidenzia, da Julie Lockhart e Sarah Smith, arriva sotto il brand 20th Century Studios (il cui contratto è stato firmato con Fox e poi passato di mano alla Disney) e ci porta in un mondo molto vicino al nostro con i giovani sempre più legati alla tecnologia.
Protagonista della storia è il giovane Barney. Nato in una modesta famiglia, il ragazzo ha problemi a relazionarsi con i suoi coetanei a scuola. Problemi che si intensificano il giorno del suo compleanno, quando lui vorrebbe distribuire qualche invito della sua festa con dei volantini di carta ai suoi amici, e tutti gli altri invece comunicano esclusivamente tramite dispositivi digitali. Proprio lo stesso giorno la grande azienda tecnologica mondiale presenta il suo nuovo dispositivo: un piccolo robot in grado di seguire il suo proprietario, intrattenerlo e gestire per lui tutte le interazione con il mondo. Dal giorno successivo ovviamente ogni studente a scuola ne è dotato, tutti tranne Barney. Con molti sforzi suo padre e sua nonna riescono a trovare uno di questi dispositivi, ma sfortunatamente risulta essere mal funzionante.
La co-fondatrice degli studios, autrice e regista, concepisce una storia dalla struttura molto classica, con la curva tipica della vita del protagonista, una spalla divertente, un buon mix di comicità e drammi vari e l'immancabile happy ending. La tecnologia e i social coprono certamente la fetta maggiore degli argomenti trattati, ma non mancano accenni ad altri attuali come il bullismo, le differenze sociali e la ricerca spasmodica della notorietà. La storia pone un incipit già visto in questi ultimi anni, con la presenta robotica che entra nelle vite degli esseri umani, ma si concentra più che altro sulla volontà di creare più inclusione tra gli utenti, fare più amicizie ed essere più connessi con gli altri. La figura del genio e creatore nel film infatti spesso si concentra proprio nell'esaltazione del suo "algoritmo dell'amicizia".
Proprio questo elemento viene accennato in diversi momenti della storia, magari velocemente e senza molti approfondimenti, acquisendo peso solo nell'ultima parte. Un problema che viene evidenziato da un solo robot, il Ron protagonista del titolo, che per un malfunzionamento non è in grado di connettersi alla rete (computer centrale) dove scaricare tutte le pre-impostazioni di fabbrica ed è costretto a vivere ed imparare dai propri errori per crearsi delle proprie impostazioni. Un concetto molto interessante diretto agli spettatori più giovani, così come ai loro genitori, dell'importanza di vivere il mondo attraverso i propri occhi e non da dietro uno schermo, problema sempre più attuale con i giovani di oggi e potenzialmente pericoloso per le generazioni future.
Il risultato è certamente apprezzabile, un film per tutta la famiglia con dei messaggi molto positivi e con buone gags, con qualche demerito solo nel loro numero (qualcuna in più non avrebbe guastato). Un ottimo primo titolo della coppia Lockhart/Smith.
L'aspetto visivo è poi una meraviglia. Gli studios inglesi DNEG, ma con unità produttive in tutto il mondo, sono più che un semplice service per animazioni ed effetti digitali. La qualità da loro prodotta è veramente alta, che non teme la concorrenza di studios più celebri. Alcune scene in cui sono in evidenza la gestione di effetti complessi come fango e fluidi sono più che un biglietto da visita diretto agli esperti del settore.
. Fine dell'articolo.
Leggi...
(Ron's Gone Wrong - 2021)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Sarah Smith, Jean-Philippe Vine, Octavio E. Rodriguez
Scritto da:
Sarah Smith, Peter Baynham
Prodotto da:
Julie Lockhart, Lara Breay
Produzione:
Twentieth Century Animation, Locksmith Animation, TSG Entertainment
Animazioni:
Double Negative (DNEG)
Edizione Italiana:
Walt Disney Studios Motion Pictures Italia
USCITA ITALIANA: 21 OTTOBRE 2021
Il primo titolo dei giovani studios inglesi Locksmith, fondato come il nome evidenzia, da Julie Lockhart e Sarah Smith, arriva sotto il brand 20th Century Studios (il cui contratto è stato firmato con Fox e poi passato di mano alla Disney) e ci porta in un mondo molto vicino al nostro con i giovani sempre più legati alla tecnologia.
Protagonista della storia è il giovane Barney. Nato in una modesta famiglia, il ragazzo ha problemi a relazionarsi con i suoi coetanei a scuola. Problemi che si intensificano il giorno del suo compleanno, quando lui vorrebbe distribuire qualche invito della sua festa con dei volantini di carta ai suoi amici, e tutti gli altri invece comunicano esclusivamente tramite dispositivi digitali. Proprio lo stesso giorno la grande azienda tecnologica mondiale presenta il suo nuovo dispositivo: un piccolo robot in grado di seguire il suo proprietario, intrattenerlo e gestire per lui tutte le interazione con il mondo. Dal giorno successivo ovviamente ogni studente a scuola ne è dotato, tutti tranne Barney. Con molti sforzi suo padre e sua nonna riescono a trovare uno di questi dispositivi, ma sfortunatamente risulta essere mal funzionante.
La co-fondatrice degli studios, autrice e regista, concepisce una storia dalla struttura molto classica, con la curva tipica della vita del protagonista, una spalla divertente, un buon mix di comicità e drammi vari e l'immancabile happy ending. La tecnologia e i social coprono certamente la fetta maggiore degli argomenti trattati, ma non mancano accenni ad altri attuali come il bullismo, le differenze sociali e la ricerca spasmodica della notorietà. La storia pone un incipit già visto in questi ultimi anni, con la presenta robotica che entra nelle vite degli esseri umani, ma si concentra più che altro sulla volontà di creare più inclusione tra gli utenti, fare più amicizie ed essere più connessi con gli altri. La figura del genio e creatore nel film infatti spesso si concentra proprio nell'esaltazione del suo "algoritmo dell'amicizia".
Proprio questo elemento viene accennato in diversi momenti della storia, magari velocemente e senza molti approfondimenti, acquisendo peso solo nell'ultima parte. Un problema che viene evidenziato da un solo robot, il Ron protagonista del titolo, che per un malfunzionamento non è in grado di connettersi alla rete (computer centrale) dove scaricare tutte le pre-impostazioni di fabbrica ed è costretto a vivere ed imparare dai propri errori per crearsi delle proprie impostazioni. Un concetto molto interessante diretto agli spettatori più giovani, così come ai loro genitori, dell'importanza di vivere il mondo attraverso i propri occhi e non da dietro uno schermo, problema sempre più attuale con i giovani di oggi e potenzialmente pericoloso per le generazioni future.
Il risultato è certamente apprezzabile, un film per tutta la famiglia con dei messaggi molto positivi e con buone gags, con qualche demerito solo nel loro numero (qualcuna in più non avrebbe guastato). Un ottimo primo titolo della coppia Lockhart/Smith.
L'aspetto visivo è poi una meraviglia. Gli studios inglesi DNEG, ma con unità produttive in tutto il mondo, sono più che un semplice service per animazioni ed effetti digitali. La qualità da loro prodotta è veramente alta, che non teme la concorrenza di studios più celebri. Alcune scene in cui sono in evidenza la gestione di effetti complessi come fango e fluidi sono più che un biglietto da visita diretto agli esperti del settore.